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Inverno

12 gennaio 2011

Poesie e letture

Neve
Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora, all'infinito: Imbianca
la città con le case, con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati.....
Umberto Saba

Fior di neve
Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
Umberto Saba

Quando di sera nevica.
Quando la sera nevica
ogni suono è ovattato
e il silenzio del mondo
ti giunge inalterato.
E sa, senza guardare,
che deve nevicare nel buio della sera:
quando la sera nevica
e tu cammini a caso,
senti l'aria che punge
e ti pizzica il naso,
e ti arrossa i ginocchi:
la neve scende a fiocchi
nel buio della sera.
K. Jackson

Un'orrenda tempesta annientò l'aria
erano poche e livide le nubi,
un'ombra, come il manto di uno spettro,
nascose terra e cielo.
Delle forme ghignavano sui tetti
e sibilavano nell'aria
e scuotevano i pugni, digrignano i denti,
agitavano come convulse.
Schiarì il mattino, sorsero gli uccelli,
gli occhi opachi del mostro
lentamente si volsero alla costa d'origine
e fu la pace un Paradiso !!!
Emily Dickinson

Bianca come luminosa...

Sotto la neve Io sento vedo o sogno...

Sui campi e su le strade,
silenziosa e lieve,
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
ne l'ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa,
stanca.
In mille immote forme,
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini,
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
Ada Negri

Nei giorni d'inverno, quando mi svegliavo, c'erano "fiori" bianchi di gelo, ai vetri delle finestre. Allora la mamma mi avvolgeva in una coperta di lana e mi portava giù, in cucina. E da lì io vedevo la "magia". Sul piano del focolare posava un po' di carta, sopra la carta metteva dei ramoscelli secchi ben ordinati, e su questi qualche pezzo di legno più grosso. Poi prendeva da una scatolina uno steccolino di legno e zac! lo strofinava e nasceva all'improvviso una fiammella. Avvicinava la fiammella alla carta e subito si sprigionava il fuoco. Il fuoco, con le sue fiamme dai colori diversi, era per me un mistero. Osservavo a lungo, sotto il paiolo della polenta, mentre la mamma rimestava la farina, le lunghe fiamme che salivano da ogni parte e parevano vive, con quei colori mai uguali: rosso, violetto, giallo e persino verde e azzurro. Nelle sere d'inverno, la mamma metteva sul focolare un grosso pezzo di legno che bruciava lento. lo mi avvicinavo, lo toccavo con la paletta e lui mandava fuori scintille simili a stelline che salivano dentro il camino. Mario Lodi

Che dire del bosco d'inverno? L'occhio forse vi trova quadri diversi per una larga e cupa fronda d'abete ricurva sotto il fantastico cappuccio di neve, per i neri ricami dei ramoscelli cascanti dei larici, per la cima del pino che sporge appena dal bianco cumulo portato dal vento, ma l'orecchio nostro non ascolta che l'uguale profondo silenzio. Pare che il gelo e il gran manto tengano immobile ogni ramo, ferma ogni fronda; e come se l'aria avesse perduto ogni sua arte, non sa cavare dal folto alcun suono, se non si gonfia in folate di vento, che fischiano aspre fra i tronchi. E. Mosna



È scesa la neve...
a visitare la valle.
E' scesa la neve, sposa della stella,
guardiamola cadere:
Dolce! Giunge senza rumore, come gli esseri soavi
che temono di far male.
Così scende la luna,così scendono i sogni...
guardiamola scendere.
Pura! Guarda la valle tua, come sta ricamandola
di gelsomino soffice.
Ha così dolci dita, così lievi e sottili,
che sfiorano senza toccare.
G. Mistral

Al mattino, svegliandosi, il bambino vide sui vetri della sua stanza e del salotto e perfino dela cucina un giuoco di fiori arabescati di ghiaccio, così, gelati da far venire freddo a guardarli, eppure così, gentili e complicati e fantasiosi che le manine del bimbo si sentivano attratte a toccarli. Curiosa mattina d'inverno: si sentiva. nell'aria il bianco della neve, eppure non c'era la neve; stava sugli alberi il grigio argentato e splendente della brina, eppure non era brina. Una brinata simile, se mai di brina si trattasse, non s'era mai vista da quelle parti. Non venne il sole, non sarebbe venuto per tutta la giornata. Eppure non si poteva dire che il cielo fosse carico di nubi grevi. Era piuttosto un velo celeste tramato di bianco e di luce. E sotto quel cielo di bambagia lucente incominciò, verso le nove del mattino, un fenomeno incredibile: una specie di musica, forse perché l'aria era mossa da un vento invisibile, una musica di punte croccanti, di spade tintinnanti. Lieve, questa musica, si propagava da albero a albero, da cespuglio a cespuglio. E dove era più acuta, quasi di aghi fischiettanti; dove era più dolce, come di seta lucente. B. Tecchi

Tutto era come un bagliore musicante...



Albero secco
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni.
Il vento sabbioso,
la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Wang Ya-p'ing

Dopo tanta
nebbia
a una
si svelano
le stelle.
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore
del cielo.
Giuseppe Ungaretti

C'erano quiete sere invernali, grigio chiaro, rosa scuro. Nel crepuscolo luminoso si delineavano le nere cime delle betulle, sottili come segni grafici. Sotto la trama grigia della leggera crosta di ghiaccio neri ruscelli scorrevano tra rive formate da bianchi cumuli di neve; corrosi in basso dalla scura acqua corrente. Una sera simile, di gelo, d'un grigio trasparente, da far dolere il cuore, che faceva pensare alle fronde del salice, stava appunto per scendere dinanzi alla casa. Boris Pasternak



Paesaggio invernale
Respirano lievi gli altissimi abeti
racchiusi nel manto di neve.
Più morbido e folto quel bianco splendore riveste ogni ramo, via via.
Le candide strade si fanno più zitte;
Le stanze raccolte, più intente.
Rintoccano l'ore. Ne vibra
percosso ogni bimbo, tremando.
Di sovra gli alari, lo schianto d'un ciocco
che in lampi e faville rovina.
In niveo brillar di lustrini,
il candido giorno là fuori s'accresce,
divien sempiterno Infinito.
Rainer Maria Rilke

Come un seme
il mio animo
ha bisogno
del lavoro nascosto
di questa stagione.
Giuseppe Ungaretti
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