Nero e rosso

14 febbraio 2013




Madhubani




Arte del Mithila

L'Arte, la storia e la cultura - Arte e architettura

Un'antichissima arte popolare decorativa dell'India nordorientale è diventata nell'ultimo secolo fonte di ispirazione anche per le avanguardie dell'arte contemporanea.

Durante secoli le donne della regione dell'India anticamente conosciuta come regno Mithila e corrispondente oggi alla zona settentrionale dello Stato del Bihar e a quella meridionale del Nepal, hanno dipinto i muri e il suolo delle loro abitazioni in occasione di matrimoni e rituali sacri domestici.
Questi dipinti, all'interno delle loro case, sui muri interni ed esterni dei loro recinti e sulla superficie interna e circondante le abitazioni, creano uno spazio sacro e di buon auspicio per le loro famiglie e i loro riti Sebbene le immagini siano simili, le donne di casta diversa svilupparono stili altamente differenti di pittura.
Dopo il terremoto che sconvolse la regione nel 1934, l'ufficiale britannico preposto alla valutazione dei danni subiti dalla popolazione notò per la prima volta questi straordinari disegni, li fotografò e catalogò riconoscendone la grande bellezza e il valore artistico e facendoli conoscere al mondo attraverso diverse pubblicazioni. Durante gli Anni '50 e '60, molti studiosi ed artisti indiani si recarono in loco per analizzare e trarre ispirazione da quest'arte popolare. Ma fu nel 1966, durante una grande siccità, che l'All India Handicrafts Board inviò un noto artista, Baskar Kulkarni, per incoraggiare ed istruire le donne affinché producessero i loro disegni tradizionali su carta ed ottenere così una nuova fonte di guadagno in quell'epoca di carestia e in una regione da sempre poverissima.
All'inizio degli Anni 70 due donne, Ganga Devi e Sita Devi, vennero riconosciute internazionalmente per la loro straordinaria produzione artistica in quella che ormai era ed è conosciuta come Mithila, o Madhubani, Art. Col tempo i disegni tradizionali su carta si sono arricchiti di nuovi soggetti personali, così come di antichi ma inesplorati temi, quali epiche e leggende locali.
Nella cultura della regione le donne si incaricano dei rituali familiari e producono dunque le pitture murali che accompagnano il ciclo quotidiano, annuale e di tutta la vita della famiglia. Con le dita intinte in Pithar, pasta di farina di riso, disegnano figure di divinità circondate da intricate figure geometriche o floreali, simili ai nazionali rangolis ma che qui si chiamano Aripan. A ogni celebrazione, tra le dozzine di diversi rituali previsti nel corso della vita di una famiglia, corrispondono diversi Aripan. Particolarmente interessante è il rito della decorazione che viene effettuata in occasione di un matrimonio, in quella che viene allestita come camera nuziale all'interno dell'abitazione.
La stanza viene dipinta con svariate figure di dei e dee protettori e con moltissimi simboli di prosperità e fecondità. La donna più anziana della famiglia, e il cui marito e figli sono ancora vivi, inizierà i dipinti applicando un cerchio rosso che ne sarà il centro. Poi l'artista migliore della famiglia allargata disegnerà le figure principali. Al termine, tutte le altre donne del clan, comprese le bambine, termineranno l'opera coi dettagli e colorando l'insieme, tramandando così l'arte alle nuove generazioni sin dalla più tenera età.