Raccontare... Raccontarsi
Trama e ordito
18 febbraio 2012
Diario
Inizio -
Sussistanako, la Donna Ragno - Il mito di Aracne -
Lavori - Diario - Foto
La neve, improvvisa, ci ha sorpresi tutti. La data era stata fissata, ma non potendo uscire
di casa, abbiamo rinunciato ad incontrarci. Stabiliamo un nuovo appuntamento: sabato 18
febbraio. Ci vediamo alle due del pomeriggio. La stanza è pronta per accogliere il gruppo.
Dopo un piacevole caffè, ci sediamo in cerchio e presentiamo il programma dell'Atelier.
Il filo è il protagonista di questo primo incontro e facciamo un giro per presentarci e dirci cosa
il filo rappresenta per ciascuna di noi.
Filo sentiero
Filo radici
Filo storia
Filo incontro
Filo famiglia
Filo ombelico
Filo conoscenza
Filo appartenenza
Filo memoria
Filo, filo, filo...
E filando abbiamo dato vita al nostro primo lavoro collettivo: un intreccio di strisce di stoffa
appese ad un bastone.
Veronica ci invita a muoverci nella stanza immaginando che un filo venga generato da
varie parti del nostro corpo (mani, gomiti, bocca, ginocchia…). Lasciandolo e riprendendolo
intessiamo nello spazio un'immaginaria ragnatela.
Ci sediamo e inizia la magia del racconto: la storia di Aracne che osa sfidare la dea Atena.
Ecco che il tempo si dilata, ascoltiamo le parole e i suoni e siamo rapite dal racconto al termine
del quale facciamo fatica a tornare vigili.
Ci alziamo e oltre ad una buona tisana e a squisite torte rustiche e dolci, troviamo dei libri
d'arte da sfogliare e un taccuino per ciascun partecipante. Ognuno trova il proprio posto.
Concentrate e in silenzio iniziamo a raccontare del nostro viaggio sulle pagine del taccuino
scrivendo o utilizzando ago, filo, uncinetto e lana.
Dopo la pausa, ci riuniano in piedi, in cerchio. Ad occhi chiusi ascoltiamo il racconto della
Donna Ragno. Veronica si muove nello spazio mentre legge e la sua voce ci arriva da tante
direzioni: il suono, e il mito sono tutt'intorno a noi.
Presentiamo poi il lavoro da realizzare su pezzi di stoffa sui quali materializzare le nostre
emozioni. Usiamo fili, lane da cucire, intrecciare o incollare e tempere colorate.
Di nuovo il silenzio ci accompagna, ma di tanto in tanto un canto di Veronica ci riporta in
profondità, ci fa viaggiare in luoghi senza tempo. Anche della musica ci accompagna mentre
tessiamo i nostri racconti legati al filo di Aracne e della Donna Ragno.
Si avvicina la fine della giornata.
Ci sediamo di nuovo in cerchio e il tempo è ora dedicato a raccontarci il nostro vissuto
presentando ciascuna il proprio lavoro al quale abbiamo dato un titolo.
Fili intrecciati, fili immaginari ci hanno unite in questa prima tappa del nostro viaggio
autobiografico.
Prima di andare via lasciamo scritte, su un piccolo pezzo di stoffa, le nostre emozioni del
pomeriggio vissuto insieme.
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Sussistanako, la Donna Ragno - Il mito di Aracne -
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