La dea Ceridwen












All'inizio del tempo di Arthur viveva in Penllyn - un'isola al centro di un lago oggi chiamato Tegid - un uomo nobile, Tegid Voel con sua moglie Cerridwen, esperta di magia, incantesimi e arte della divinazione.

Da loro nacquero un figlio chiamato Morvran, una figlia chiamata Creirwy ed un ultimo fratello, l’essere piu' brutto del mondo, Avagddu, il nero, l’oscuro.

Cerridwen quando vide questo figlio, penso' che non sarebbe mai stato ammesso fra gli uomini, a causa della sua bruttezza, a meno che non avesse sviluppato qualche altro merito o conoscenza.

Cosi' secondo le arti dei libri del Fferyllt, si risolse a far bollire per suo figlio un calderone di ispirazione e sapienza (il calderone di Cerridwen era conosciuto come Awen, il calderone del profondo), in modo che potesse venire accolto tra gli uomini in virtu' della sua conoscenza dei misteri e della capacita' di preveggenza.

Cerridwen comincio' a preparare il calderone, che avrebbe dovuto bollire incessantemente per un anno e un giorno, fino a sprizzare solamente Tre Gocce Benedette di Ispirazione (all’infuori di quelle sole tre gocce la pozione sarebbe risultata la piu' velenosa del mondo: il suo effetto violento avrebbe spaccato il recipiente e rovesciato il liquido su tutto il paese all’intorno).
A sorvegliare la bollitura e mescolare mise un ragazzo, Gwion Bach e chiamo' un uomo cieco di nome Morda per badare al fuoco. Li avviso' di non abbassare la sorveglianza per un anno e un giorno.

Lei stessa si mise a raccogliere, secondo le indicazioni dei libri degli astronomi e nelle ore planetarie giorno per giorno, le sei erbe necessarie.

Un giorno, verso la conclusione dell’anno, mentre Cerridwen stava raccogliendo le ultime erbe e intrecciando incantesimi, successe che tre gocce del liquore magico dal calderone ribollente schizzarono sulle dita di Gwion Bach.

A causa della bruciatura Gwion porto' istintivamente le dita alla bocca.

In quel momento stesso la magia lo avvolse all’improvviso: pote' “sentire” tutto il mondo e capire tutti i segreti del passato e del futuro. Naturalmente percepi' il pericolo immediato in cui si trovava e capi' di doversi difendere con tutte le sua capacita' dall’ira di Cerridwen. Terrorizzato fuggi' mentre il calderone scoppiava in due, perche' tutto il liquore all’interno di esso era tossico.

Quando Cerridwen vide perduto tutto il lavoro dell’anno, colpi' Morda il cieco sulla testa fino a che uno dei suoi occhi non cadde fuori dall’orbita. Il vecchio disse: “Tu mi hai sfigurato inutilmente dato che non sono colpevole. La perdita non e' a causa mia. E’ Gwion Bach che lo ha rubato”. Cosi' Cerridwen infuriata si mise a inseguire il ragazzo, ma questo, facendo ricorso alle sue nuove arti magiche si trasformo' in lepre e si mise a correre.

Allora Cerridwen si trasformo' a sua volta in levriero e lo bracco'. Ma Gwion arrivo' vicino a un fiume e si tramuto' in pesce e Cerridwen, sotto forma d’una lontra femmina, lo insegui' sott’acqua, fino a che lui non emerse e si trasformo' in uccello; lei, allora, divento' un falco e non gli diede tregua per tutto lo spazio del cielo.

Mentre Gwion, esausto, si stava rassegnando a morire vide un mucchio di frumento sul pavimento di un granaio. Cadde fra i chicchi e si tramuto' in uno di essi.

Ma Cerridwen, sotto forma di gallina nera si butto' nel frumento e si mise a mangiare. Beccando riusci' a trovare anche il seme di grano, che era in realta' il seme di Gwion e che diede inizio, nel corpo della Dea, a una nuova vita.

La leggenda racconta che dopo nove mesi, il ventinovesimo giorno di aprile, Cerridwen diede alla luce un figlio maschio, un bambino bellissimo. Quando lo vide, a causa della sua bellezza non ebbe piu' cuore di ucciderlo, come aveva progettato per tutta la gravidanza.

Cosi' lo chiamo' Taliesin, che in gallese significa “splendida fronte”; lo depose ben avvolto e a proprio agio, in un canestro rivestito di cuoio, e lo lascio' alla deriva in un fiume.

La leggenda prosegue narrando che il bimbo, il primo di maggio, giorno di Beltane, venne salvato da un principe (Elfin, figlio di Gwiddno Garadnhir) che lo rinvenne nella sua peschiera, e divento' il piu' grande e famoso bardo dei celti: Taliesin, conosciuto anche come Merlino...
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