In principio esisteva la Notte: nella nostra lingua essa si chiama Nyx, una delle più grandi dee anche secondo Omero, una dea davanti alla quale perfino Zeus portava un sacro timore. In questo racconto assa aveva l'aspetto di un uccello dalle ali nere. Fecondata dal vento, la Notte depose il suo uovo d'argento nell'immenso grembo dell'oscurità. Dall'uovo balzò fuori il figlio del vento, un dio con le ali d'oro, chiamato Eros, dio dell'amore; agli aveva portato alla luce e aveva mostrato quanto fino a quel momento era nascosto nell'uovo d'argento, cioè il mondo intero. Sopra, una cancavità: il Cielo; nella parte inferiore dell'uovo c'era la Terra, e Cielo e Terra si accoppiavano, facevano l'amore. In ciò si manifestava l'azione del dio, di Eros, che li aveva portati alla luce.
Károly Kerényi, Gli dei della Grecia